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Febbraio 21, 2016
3:30 pm
5:00 pm

TEATRO L’AFFRATELLAMENTO
Kantharos e Agita

con il sostegno della Regione Toscana

 21 FEBBRAIO 2016 h 17

presentano

NUOVI TEATRI DI COMUNITA’
Teatro Sociale in ambito educativo

La IV edizione della rassegna NUOVI TEATRI DI COMUNIT?, curata dalle associazioni Kanharos e Agita, con il sostegno della Regione Toscana e la collaborazione della Rete toscana di Teatro Educazione, vuole porre l’attenzione su alcune esperienze regionali e nazionali di teatro sociale e della comunità. che propongono linguaggi e tematiche border line, collocabili sulla soglia di ciò che “fa la differenza”.

ScenAperta – Altomilanese Teatri / Pacta. dei Teatri

in collaborazione con:
Università degli Studi di Milano
Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali

L’Âge mûr nié – Lettere di Camille Claudel

drammaturgia di Maddalena Mazzocut-Mis
(da Corrispondenza di Camille Claudel – Abscondita edizioni)

regia: Paolo Bignamini
in scena: Federica D’Angelo

scene: Francesca Barattini
aiuto regia: Francesca Barattini, Shantala Faccinetto
consulenza drammaturgica: Chiara Pasetti
foto: Ilaria Triolo – organizzazione: Carlo Grassi
si ringraziano: Elena Russo Arman; Civita; Mireille Tissier

Creatrice di forme, Camille Claudel lavora con le mani e con il cuore, esprimendo una forza che la reclusione nell’ospedale psichiatrico di Ville-Evrard, all’età di quarantotto anni, fa emergere con tutta la potenza distruttrice e alienante. Sì, perché la decisione di non creare più è tanto forte, per chi ha nella testa e nel cuore “del genio”, quanto quella di creare: forse di più.

Sorella di Paul, assai più noto poeta e drammaturgo, ha la capacità di stargli al fianco senza dover All’Accademia Colarossi incontra Auguste Rodin, che le chiede di entrare nel suo atelier. È l’inizio di una travagliata storia d’amore, forse la parte più nota della sua esistenza. Perché Camille non crea solo forme, dà le sue forme alle sculture di Rodin e dietro al volto femminile dello splendido e sensuale Baiser, eccola comparire… Ma lo stile di Camille non è quello del maestro.

Dal 1883 in avanti espone le sue opere a Parigi e il suo nome comincia a circolare.
Scolpisce L’Âge mûr, incarnazione della sua sofferenza, quando il sentimento per Rodin inizia a trasformarsi in odio, odio infinito, insopportabile, folle.
«Delirio di persecuzione basato principalmente su false interpretazioni e false immaginazioni», la sua cartella clinica. Muore sola.

Un primo studio teatrale, basato sul materiale drammaturgico ricavato dalle sue lettere, ha debuttato il 21 novembre 2013 nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, a Milano: circondata dalle opere della mostra “Rodin. Il marmo, la vita”, l’attrice Elena Russo Arman ha dato voce alla travagliata esperienza biografica di Camille Claudel.

“ L’Âge mûr nié – Lettere di Camille Claudel” è l’evoluzione di quello studio: in scena, Federica D’Angelo affronta un corpo a corpo con le parole delle lettere della scultrice, un dramma che si tinge di aspirazione, sfrontatezza, passione, dolore.

Medusa che pietrifica con lo sguardo, sospesa tra i ricordi, la nostra Camille vaga tra le luci del suo passato e chiama in causa il pubblico. Ci osserva: la sua vicenda, da biografica, diventa assoluta e inchioda chi guarda alla responsabilità di spettatore.

ore 15.30

incontro di preparazione alla visione condotto da Ivana Conte, destinato agli spettatori interessati.

 

Estratti dalla rassegna stampa
La Gorgone di Parigi – In scena una Camille stanca di questa lotta per emanciparsi racconta e rievoca il suo passato, le discussioni col fratello Paul e i litigi coll’amante, con tutta l’energia e la freschezza che la giovane interprete Federica D’Angelo dona al personaggio, compito non facile dopo la profondità dell’interpretazione che Isabelle Adjani ne ha dato nella pellicola del 1988. Anche la regia coordina sapientemente musica e luci per rendere credibile ed efficace l’ambientazione surreale della pièce – Giulio Bellotto, http://parlandodiultimaluna.wordpress.com/tag/camille-claudel/

Vite parallele di Camille Claudel e Antonia Pozzi. Artiste. Eroine? – L’attrice ripercorre le tappe del burrascoso rapporto tra i due artisti e poi della lunga degenza di lei in manicomio recitando brani di lettere. Ogni tanto s’infila nei capelli una spia luminosa, quasi a invocare una sorta di catasterismo (ovvero trasformazione in stella) per l’eroina che interpreta e nei momenti più intensi accompagna la languida Charlotte Gainsbourg in Time of the Assassins. Alla fine calorosi applausi dal folto pubblico, in gran parte composto da donne… – Saul Stucchi – http://www.alibionline.it/vite-parallele-di-camille-claudel-e-antonia-pozzi

ingresso gratuito

Teatro L’Affratellamento

via Giampaolo Orsini, 73 – Firenze